Mondo Rossoblu: due chiacchiere con... Alessandro Spaggiari
21-11-2024 16:50 - Serie A2
Conosciamo i protagonisti rossoblu: due chiacchiere con Alessandro Spaggiari, preparatore fisico del Roller Hockey Scandiano.
Ciao Alessandro, presentati!
Ciao! Mi chiamo Alessandro Spaggiari, ho 28 anni e sono un ex atleta di hockey su pista, ho dedicato la mia infanzia e la prima gioventù all'hockey, in particolar modo nella città di Scandiano (con qualche anno presso altre società del territorio) e alla bellezza di questo sport. Nel mentre, mi sono formato presso l'Università di Parma, conseguendo laurea triennale e magistrale in scienze motorie e completando anche il percorso quinquennale di osteopatia. Attualmente sono responsabile del settore disabilità per UISP Reggio Emilia, quindi gestisco e lavoro per i percorsi acquatici e non per persone con disabilità degli impianti del territorio. Conosco il dg Catia Ferretti da quando ho quattro anni e negli ultimi due ci siamo riavvicinati, in quanto entrambi sposiamo certe filosofie legate allo sport e all’insegnamento. Proprio per questo sono entrato a far parte dello staff tecnico del Roller Hockey Scandiano, in particolar modo per la preparazione fisica, seguendo sia la parte giovanile dalle categorie under 11 sino alla nostra massima serie ovvero l'A2.
Com’è stata la stagione di Scandiano finora, dal tuo punto di vista professionale? Sei soddisfatto del lavoro svolto con gli atleti?
Abbiamo intrapreso un percorso con obiettivi a lungo termine e per il momento posso ritenermi abbastanza soddisfatto del lavoro svolto. Ho la fortuna di allenare atleti con cui giocavo in squadra negli anni passati, di conseguenza vi è una maggiore conoscenza e relazione sicuramente propositiva per il miglioramento della squadra. Il lavoro svolto con le categorie inferiori non è da sottovalutare in quanto stiamo lavorando sulla formazione e sull'informazione della persona in un contesto sportivo e sociale affiancate ad attività ludiche e sportive mirate al miglioramento degli schemi motori di base e delle abilità personali. Per quanto riguarda il lavoro con la prima squadra è ancora molto lungo, stiamo affrontando una parte di lavoro intenso per poterci presentare nella migliore condizione possibile all'inizio del campionato. Siamo ancora in una fase in cui stiamo cercando di allineare le nostre qualità fisiche per poter fare un lavoro di squadra più completo. I ragazzi stanno rispondendo bene agli stimoli proposti nonostante ci siano ancora ampi margini di miglioramento.
Visto che hai modo di lavorare anche con i futuri atleti, quanto reputi importante una figura come la tua nella loro crescita?
Lavorare con i più piccoli è sempre di grande stimolo in quanto rappresentano il nostro futuro. Il mio, il nostro obiettivo è quello di fargli capire che all'interno di uno sport complesso come l'hockey su pista non vi sono soltanto i pattini, la stecca e una pallina ma in primis vi è la conoscenza del proprio corpo e dei movimenti che lo stesso può compiere. In un mondo ormai gestito dalla tecnologia è importante sottolineare quanto lo sport e l'attività fisica siano fondamentali per migliorare il benessere della persona. Una figura qualificata all'interno di un contesto sportivo promuove quindi il benessere fisico e sociale. Oltre a provare a trasmettere la mia passione per questo sport, il mio obiettivo è quello di far divertire allenandosi e migliorando sempre più gli aspetti personali sia fisici che mentali. C’è da dire che nelle categorie giovanili abbiamo singoli elementi che ci regalano tantissime emozioni e soddisfazioni, allenamento dopo allenamento.
Obiettivi ed ambizioni, sia con Scandiano, che tuoi personali?
Obiettivi e ambizioni sono sempre alti. Per quanto riguarda l'Hockey Scandiano è sicuramente provare a raggiungere la massima serie vincendo il campionato che deve iniziare e il proseguimento delle attività giovanili per gli obiettivi a lungo termine. Altro obiettivo fondamentale è quello dell'inclusione, condivisa con la società, proprio per avvicinare tutte le persone al mondo dello sport e farlo insieme agli altri. Personalmente ad ora sto lavorando per completare quella che è la mia figura personale, vorrei dedicarmi a pieno al benessere della persona tramite l'osteopatia e il mantenimento dello stesso grazie all'allenamento. Far parte dello staff, a fianco di allenatori di una certa importanza è stimolante per imparare e migliorarsi sempre più in ambiti specifici quali l'hockey, quindi chissà.
Ciao Alessandro, presentati!
Ciao! Mi chiamo Alessandro Spaggiari, ho 28 anni e sono un ex atleta di hockey su pista, ho dedicato la mia infanzia e la prima gioventù all'hockey, in particolar modo nella città di Scandiano (con qualche anno presso altre società del territorio) e alla bellezza di questo sport. Nel mentre, mi sono formato presso l'Università di Parma, conseguendo laurea triennale e magistrale in scienze motorie e completando anche il percorso quinquennale di osteopatia. Attualmente sono responsabile del settore disabilità per UISP Reggio Emilia, quindi gestisco e lavoro per i percorsi acquatici e non per persone con disabilità degli impianti del territorio. Conosco il dg Catia Ferretti da quando ho quattro anni e negli ultimi due ci siamo riavvicinati, in quanto entrambi sposiamo certe filosofie legate allo sport e all’insegnamento. Proprio per questo sono entrato a far parte dello staff tecnico del Roller Hockey Scandiano, in particolar modo per la preparazione fisica, seguendo sia la parte giovanile dalle categorie under 11 sino alla nostra massima serie ovvero l'A2.
Com’è stata la stagione di Scandiano finora, dal tuo punto di vista professionale? Sei soddisfatto del lavoro svolto con gli atleti?
Abbiamo intrapreso un percorso con obiettivi a lungo termine e per il momento posso ritenermi abbastanza soddisfatto del lavoro svolto. Ho la fortuna di allenare atleti con cui giocavo in squadra negli anni passati, di conseguenza vi è una maggiore conoscenza e relazione sicuramente propositiva per il miglioramento della squadra. Il lavoro svolto con le categorie inferiori non è da sottovalutare in quanto stiamo lavorando sulla formazione e sull'informazione della persona in un contesto sportivo e sociale affiancate ad attività ludiche e sportive mirate al miglioramento degli schemi motori di base e delle abilità personali. Per quanto riguarda il lavoro con la prima squadra è ancora molto lungo, stiamo affrontando una parte di lavoro intenso per poterci presentare nella migliore condizione possibile all'inizio del campionato. Siamo ancora in una fase in cui stiamo cercando di allineare le nostre qualità fisiche per poter fare un lavoro di squadra più completo. I ragazzi stanno rispondendo bene agli stimoli proposti nonostante ci siano ancora ampi margini di miglioramento.
Visto che hai modo di lavorare anche con i futuri atleti, quanto reputi importante una figura come la tua nella loro crescita?
Lavorare con i più piccoli è sempre di grande stimolo in quanto rappresentano il nostro futuro. Il mio, il nostro obiettivo è quello di fargli capire che all'interno di uno sport complesso come l'hockey su pista non vi sono soltanto i pattini, la stecca e una pallina ma in primis vi è la conoscenza del proprio corpo e dei movimenti che lo stesso può compiere. In un mondo ormai gestito dalla tecnologia è importante sottolineare quanto lo sport e l'attività fisica siano fondamentali per migliorare il benessere della persona. Una figura qualificata all'interno di un contesto sportivo promuove quindi il benessere fisico e sociale. Oltre a provare a trasmettere la mia passione per questo sport, il mio obiettivo è quello di far divertire allenandosi e migliorando sempre più gli aspetti personali sia fisici che mentali. C’è da dire che nelle categorie giovanili abbiamo singoli elementi che ci regalano tantissime emozioni e soddisfazioni, allenamento dopo allenamento.
Obiettivi ed ambizioni, sia con Scandiano, che tuoi personali?
Obiettivi e ambizioni sono sempre alti. Per quanto riguarda l'Hockey Scandiano è sicuramente provare a raggiungere la massima serie vincendo il campionato che deve iniziare e il proseguimento delle attività giovanili per gli obiettivi a lungo termine. Altro obiettivo fondamentale è quello dell'inclusione, condivisa con la società, proprio per avvicinare tutte le persone al mondo dello sport e farlo insieme agli altri. Personalmente ad ora sto lavorando per completare quella che è la mia figura personale, vorrei dedicarmi a pieno al benessere della persona tramite l'osteopatia e il mantenimento dello stesso grazie all'allenamento. Far parte dello staff, a fianco di allenatori di una certa importanza è stimolante per imparare e migliorarsi sempre più in ambiti specifici quali l'hockey, quindi chissà.
Ufficio Stampa Roller Hockey Scandiano
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