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UNO STOICO ROLLER SCANDIANO GIOCA DA CAMPIONE E SOVVERTENDO IL PRONOSTICO PORTA A CASA LA PRIMA COPPA ITALIA DI SERIE A2 DELLA SUA STORIA

29-02-2016 16:34 - Serie A2
IN FINALE BATTUTO MERITATAMENTE 7-6 UN OSTICO SANDRIGO AL TERMINE DI UNA PARTITA MOZZAFIATO
POKER DI LEONARDO SQUEO. I DENTI DELLO "SQUALO" DILANIANO I VENETI MA E´ LA DOPPIETTA DEL KILLER DE PIETRI, NEL FINALE, A VANIFICARE LA RIMONTA AVVERSARIA
FORTE DEI MARMI - La Coppa Italia di Serie A2 l´ha vinta chi ci ha messo più cuore e classe: il Roller Scandiano, dominatore della semifinale (dove ha liquidato 6-2 la capolista del campionato, il Castiglione, che non aveva mai perso una partita in stagione e non aveva mai sùbito più di cinque gol) ed eroe trionfante della finale, dove ha superato meritatamente il Sandrigo col punteggio di 7-6, portando nella bacheca del club rossoblù la prima Coppa Italia di Serie A2 della sua storia. E dire che, delle quattro formazioni lizza, Scandiano (quarta in campionato) era la meno accreditata dai pronostici...
Al termine della due giorni di Final Four, disputata a Forte dei Marmi, il Roller centra il suo primo obiettivo stagionale offrendo una straordinaria prova di potenza. E Roberto Crudeli, allenatore giocatore che sta plasmando un gruppo secondo principi improntati ad una professionalità e una tattica da categoria superiore, ne sarà giustamente orgoglioso.
Nella finalissima di domenica 28 febbraio, davanti a una platea nella quale spiccavano i tifosi rossoblù giunti in pullman da Scandiano, il Roller è partito ancora una volta alla grande, chiudendo il primo tempo sul 3-0 per merito di una tripletta di Squeo. I denti dello "Squalo" azzannano implacabilmente i vicentini, messi in difficoltà da un quintetto che in fase offensiva sfodera una classe che nessuno in questa competizione ha saputo mettere in mostra e che difensivamente gioca una frazione perfetta, con un portiere come Andrea Lucchi scientificamente eccezionale su ogni intervento.
E´ nella ripresa che il Sandrigo prova seriamente a rimettersi in partita. Clodelli va in rete dopo meno di un minuto, accorciando uno svantaggio che ancora Squeo ristabilisce 50 secondi più tardi. Ma adesso è un´altra partita. Nei rossoblù sembra far capolino una certa stanchezza. Roberto Crudeli, Leonardo Squeo, Samuele De Pietri, Matteo Farina... praticamente sempre in campo due volte in due giorni... (con il parziale utilizzo di Andrea Beato e una brevissima presenza in semifinale di Riccardo Manai). Il Sandrigo sente odore di possibile rimonta e si fa sotto realizzando il 4-4 in sei minuti. I vicentini sembrano più freschi, la spunteranno loro? No, perchè Crudeli e compagni sapranno sopperire con una personalità e un orgoglio di quelli che esaltano la tifoseria.
L´allenatore rossoblù si regala un´altra perla di gol con una sortita individuale da campionissimo, ma i veneti non ci stanno, e al 19´ rimettono nuovamente la contesa in parità: 5-5. Il finale è palpitazione pura. Roba da thriller. Spunta anche il killer, e indovinate... sì, è proprio lui, De Pietri: al minuto 22.16 Samu-gol si guadagna un rigore che trasforma con la responsabilità e la freddezza del vincente nato. Ma è un killer di quelli che bussa due volte. E senza nemmeno tardare più di tanto. Minuto 22.35, l´attaccante si incarica della punizione di prima e infligge la trafittura mortale a un Sandrigo che si limiterà ad accorciare lo svantaggio con una conclusione dalla prorpia metà campo di Poletto (passata in mezzo al mucchio di giocatori che sta davanti a Lucchi) a un minuto e dieci dalla sirena.
Alla fine è tripudio, giocatori e dirigenti abbracciano la coppa, i tifosi abbracciano giocatori e dirigenti. Finisce in gloria un Final Four che è già nella storia.

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